Gestione Tassi dei rifiuti Roma

La capitale si occupa, tra tante cose, di mantenere un buon livello di pulizia cittadina e questo è possibile anche grazie alla gestione tassi dei rifiuti Roma, ovvero i soldi che i cittadini erogano costantemente per riuscire a pagare tutta una serie di servizi idonei ad andare a raccogliere, gestire e smaltire i rifiuti. Non si tratta solamente di pagare la gestione dei rifiuti domestici, ovvero quelli che vengono prodotti all’interno delle case o delle aziende o dei locali commerciali.

La cifra da pagare di solito è diversa, perché si presuppone che un locale commerciale produca molti più rifiuti rispetto al domicilio. Però bisogna considerare che questa tassa include anche tutti quei rifiuti che vengono lasciati in giro per la città, nei cassonetti pubblici, nei cestini: comprende il trasporto nella discarica così come lo smaltimento di tutta quell’immondizia che può risultare riciclabile. I rifiuti possono essere già differenziati o indifferenziati a seconda che vengano suddivisi per materiali di appartenenza. E la tassa dei rifiuti va a coprire anche i costi di costruzione e di mantenimento delle varie discariche che possono essere adibite ad un rifiuto unico o al loro interno andare a suddividersi a loro volta.

Tutti coloro che vivono all’interno di un edificio sul suolo romano sono tenuti a pagare la Tari, sia che si tratti di proprietari che si tratti di inquilini in affitto. La tassa o meglio l’imposta dei rifiuti viene applicata in base a norme specifiche, perciò è molto importante essere regolare con la propria posizione a riguardo anche per andare ad ottenere eventuali agevolazioni qualora fossero destinate a noi.

Come si regolarizza la propria posizione rispetto al pagamento della Tari

Di solito si va a dichiarare la propria presenza all’interno del Comune entro il 30 giugno dell’anno in cui abbiamo stipulato un contratto d’affitto ho acquistato un appartamento all’interno del Comune di Roma.

Si può scaricare un modello che il Comune mette a disposizione sul suo sito Internet o richiederlo negli uffici competenti, in modo da compilarlo e che estende il suo affetto anche a tutti gli anni successivi, a meno che non ci siano dei cambiamenti all’interno dei volumi e delle metrature dell’edificio a cui facciamo riferimento.

Il discorso è molto ampio, perché ogni Comune gestisce in maniera diversa la raccolta e il pagamento di questo tipo di servizio, c’è da dire che esiste la possibilità di andare ad ottenere delle riduzioni o delle agevolazioni fiscali ed è bene prendere tutte le informazioni idonee per capire, grazie a professionisti e consulenti, se abbiamo diritto a queste agevolazioni. Di solito la Tari si calcola andando a moltiplicare i metri quadrati dell’immobile dove si vive (per mq si intende la superficie calpestabile) per la tariffa che va poi a corrispondere al numero di abitanti dell’edificio stesso.

Insomma c’è una quota fissa e una quota variabile e soprattutto quando l’edificio non è abitato, perché ad esempio è sottoposto ad una lunga opera di ristrutturazione, si può ritenere possibile andare a richiedere una esenzione dal pagamento.